Tra vent' anni sarete più delusi per le cose
che non avete
fatto che per quelle che avete fatto. Quindi mollate le cime.
Allontanatevi dal
porto sicuro. Prendete con le vostre vele i venti.
Esplorate. Sognate.
Scoprite

Marc
Twain


venerdì 16 agosto 2013

week 5: un' altra settimana è già passata!

Lunedì, Stef e Kathryn sono partite per lo sky-camp che riguardava solo year 9 e year 10. Sono uscite alle 7 e quindi si sono svegliate molto prima per prepararsi. Io invece sono rimasta ancora un altro po’ sotto le coperte e poi mi sono alzata, ho fatto colazione e sono andata a piedi fino alla stazione (di solito il padre ci da sempre un passaggio fino a lì). A scuola tutto normale, la materia principale della giornata è stata Visual Art dal momento che mercoledì ci sarebbe stata una mostra con tutti i disegni, foto e creazioni di quelle che fanno arte a partire da year 10. Io avevo due foto, però non ero molto convinta della prima non perché non mi piacesse ma perché in confronto a quelle delle mie compagne era veramente misera. Quando l’ ho detto, l’ insegnante e le mie compagne hanno cominciato a dire che invece le mie due foto erano belle e che, per una che usa Photoshop da due settimane, erano perfette! Ahahahah la  mia insegnante è stata troppo carina, scherzando ha detto che accanto al mio nome avrebbe scritto “qui da due settimane” !! Dopo scuola sono tornata a casa di corsa perché c’ era tantissimo vento e avevo paura che si mettesse a piovere. Il pomeriggio non ho fatto nulla di che, mi sono riposata e ho visto un po’ di televisione tra cui Big Brother (qui tutti ne sono follemente innamorati ma sinceramente a me non piace) e Masterchef. A cena eravamo solo in quattro, io, Laura, Donna e Steve. Il mio host-dad continuava a ripetere a tutti: “Lo senti? C’è silenzio!”. Effettivamente senza Kat e Stef la casa è vuota e molto più silenziosa. Abbiamo preparato i tacos che mi sono piaciuti molto questa volta infatti ne ho mangiati due enormi! Quella cena mi ha ricordato molto l’ Italia, eravamo in quattro esattamente come la mia vera famiglia, seduti al tavolo a scherzare! Durante la sera ho finito di leggere il libro “The help” che Kat mi aveva imprestato anche perché da quando abbiamo finito la wi-fi, cerco di contenermi di più con internet (ahahaha soprattutto questa settimana dove Kat e Stef non ci sono e quindi non voglio essere l’unica ad usare internet!).


 


Martedì, di nuovo scuola, mi sono ancora occupata delle mie foto per la mostra dal momento che non riuscivo a stampare bene la prima (damn!!). Di fatto ho passato tutta li ricreazione e il pranzo in giro per la libreria e la sala della mostra, cercando di stampare la foto (sono impedita, alla fine non ci sono riuscitaL ) e appendere l’ altra. Come al solito, il martedì abbiamo sport le ultime due ore. Sinceramente, sono sempre più felice di aver scelto questo corso, uno mi piace l’ insegnante, due non lo trovo noioso e poi non devo prendere il treno ma rimango a scuola, e infine motivo più importante, c’ è Clare. Abbiamo parlato tantissimo, dell’ Italia (lei è l’unica insieme a Rosie a studiare italiano in year 11), del ballo dell’ anno scorso, delle vacanze, del suo coro. Lei infatti adora cantare ed è bravissima, fa lezioni privatamente e canta anche in un coro. Una sua amica che faceva parte del coro l’ anno scorso ha partecipato ad X-Factor Australia ed è arrivata quarta!! (Si chiama Bella Ferraro). Mi ha anche detto che alcune volte per divertirsi canta insieme alle sue amiche nelle piazze, nei centri commerciali e la prossima volta che lo fa le ho detto che la vado a vedere assolutamente. Mi piace proprio, mi assomiglia tanto e abbiamo la stessa idea sulla vicenda dei “gruppi di amiche”. Io adoro quello in cui mi trovo, le ragazze sono veramente gentilissime e mi stanno sempre accanto, l’ unica cosa in cui ho trovato più difficoltà è che siamo veramente tante e quindi è difficile avere rapporti stretti con tutti. Diciamo che avrei preferito avere due, tre amiche con cui passare tutto il tempo, però almeno poter dire di conoscerle bene! Clare infatti l’ anno scorso stava nel gruppo grande, però adesso diciamo che passa più tempo con altre ragazze che formano un gruppo più piccolo. Ora come ora, non cambierei gruppo assolutamente, ho ancora tempo, vediamo come si evolvono le cose! Comunque martedì, abbiamo giocato anche a dogball che sarebbe palla prigioniera e la mia squadra ha vinto grazie a me (yeaah, sono molto fiera, peccato che ad un certo punto cercando di schivare la palla sono scivolata e mi sono graffiata tutte le ginocchia! Ahaha vabbe “porterò con me i segni della vittoria”xD). Dopo scuola ho deciso di non prendere il treno ma di camminare, era una bella giornata e d’ altronde non avevo nulla da fare. Da casa a scuola sono circa 30 minuti camminando, però ci si mette circa 45-50 minuti solo perché bisogna attraversare tre strade e vi giuro, non ho mai incontrato semafori così lunghi! Tutto l’ anno ho odiato il semaforo di Via Po a Roma che mi faceva sempre arrivare tardi, ma quello è niente in confronto a questi che ci sono in Australia! Tornata a casa, ho fatto la doccia, ho mangiato un muffin gigante e poi verso le 7 sono uscita con Laura per andare al Trivia Night, ovvero un pub dove fanno una seria di quiz e si possono vincere dei premi. Ci è venuto a pendere il ragazzo di Laura che ha una macchina stupenda GIALLA (ahahah se fosse in Italia non credo che sarebbe sopravvissuto al gioco “macchina gialla”;) . Arrivati al pub, ho conosciuto altri cinque amici di Laura di cui non ricordo il nome, ma c’ erano anche Matt (il fidanzato), Nick (il ragazzo che era venuto con me e Laura in città due settimane fa) e una ragazza che si chiamava Georgia. Lì abbiamo mangiato e io ho preso un chicken schnitzel enorme (sarebbe una sorta di cotoletta di pollo impanata) con le patatine. Intanto rispondevamo alle domande, molte non le sapevo, alcune riguardavo lo sport, il cinema, personaggi famosi ma io ho dato la risposta a tre domande: una chiedevano quale fosse l’ isola più grande d’ Italia (Siciliaaaa), la seconda quali tre paesi ci fossero tra Marocco ed Egitto (Algeria, Tunisia e Libia), e infine individuare alcuni paesi dell’ America ( ahahah io ne ho azzeccati tantissimi perché a forza di leggere blog dei ragazzi che vanno in America sono diventata un’ esperta!). Alla fine però non abbiamo vinto, siamo arrivati quarti ma è stata comunque una bellissima serata! Prima di tornare a casa siamo passati da Maccas (in questo mese sono stata da McDonald’s tante volte quante ci sono stata in 16 anni di vita!). Però non ho preso nulla perché ero pienissima, mentre invece i ragazzi hanno preso il McFlurry Oreo che è appena uscito

 

Mercoledì, scuola tutto normale, durante il pranzo ho aiutato Victoria a  fare un’ assessment per Society and Culture, in pratica doveva intervistare una persona di un’ altra cultura ed essendo io italiana mi sono fatta intervistare con piacere! Era mercoledì, quindi sono uscita prima di pranzo con l’ intenzione di andare in un centro commerciale ma mentre ero in treno ho cambiato idea e sono tornata indietro. Vicino a dove abito, c’ è una palestra, Fitness First, qui sono famosissime e si trovano dappertutto, e sono andata a chiedere informazioni perché veramente qui sto mangiando tantissimo, mi sembra anche brutto rifiutare quello che mi offrono e quindi di solito mangio sempre tutto. In palestra c’ era una ragazza gentilissima che mi ha spiegato bene quali erano i corsi adatti  a me, ha capito che ero un’ Exchange student e mi ha chiesto di dove ero, quanto stavo in Australia.. Soltanto il pensiero di iscrivermi in palestra, mi ha fatto sentire bene anche perché qui non faccio nessuno sport e a me invece piace fare sport! Il problema è che non potrei né giocare a soccer, netball.. perché le ragazze giocano da tantissimo tempo e sono molto brave. Io ho tanto tempo libero, quindi la palestra alla fine è la soluzione ideale. Sono tornata a casa, mi sono riposata un po’ e poi sono uscita per comprare un biglietto di auguri per Donna, dal momento che il 15 agosto era il suo compleanno. Tornata a casa, ho fatto skype con la mia amica Martina che ormai ha finito i suoi due mesi qui in Australia e viene domenica a Sydney e così la posso vedere! lo spero proprio, sarebbe bellissimo e mi tirerei su di morale (poi vi spiego perché..). A cena eravamo solo io, Steve e Donna dal momento che Laura era fuori con il suo ragazzo e noi abbiamo mangiato fish  and chips e poi ho guardato insieme ai miei host-parents Masterchef e un pezzo di “Arrow”. Io in tutto ciò stavo aspettando Laura, perché, come avevamo programmato, giovedì dovevamo andare fuori insieme e pensavamo di andare in spiaggia, volevo quindi chiederle l’ orario, il posto dove saremmo andate.. Alle undici era ancora fuori e io la aspettavo. Avete presente quando avete un brutto presentimento?Ecco, in quel momento sapevo che c’ era qualcosa che non andava. Le ho mandato un messaggio ma non mi ha risposto, il cellulare le funziona benissimo però perché da face book avevo visto che si era registrata in un posto con il fidanzato! Io ero stanca morta, volevo solo andare a dormire ma mi sono messa ad aspettarla. A mezzanotte e dieci torna e quando le chiedo dove saremmo andate, mi fa :”ah, scusami io domani devo lavorare, non posso più venire”. Io le ho detto che il giorno dopo avevo un test e non mi ero preparata perché sapevo che dovevamo andare in giro (da una settimana, ogni giorno le chiedevo se era libera il giovedì e lei mi aveva sempre risposto di si-.-). A quel punto sono andata a dormire, si fa per dire, ho dormito malissimo. So che per me la scuola qui non è così importante come quella di Roma, ma ogni volta che si parla di test, esami a me mi viene un’ ansia pazzesca per questo avevo chiesto a Laura se potevamo fare qualcosa insieme questo giovedì. Non so per quale motivo la Wep vuole che io faccia gli esami, che riguardano tutto l’ anno quando io sono andata a scuola quattro settimane.

 

Giovedì, il giorno più brutto da quando sono stata qui. Mi fa ridere, perché la Wep diceva “dopo un mese avrete un momento di crisi e poi andrà tutto bene”, e io fino a due giorni fa tra me e me prendevo in giro la Wep dicendo che per fortuna questo non si era avverato. Ora, non so se è arrivata questa “crisi”, quel che so per certo è che è stata una giornata brutta e che non vorrei ripetere. Certo, ci sono stati anche dei momenti positivi (se non ci fossero stati credo che sarei crollata completamente) però quelli negativi mi hanno colpito molto.

Ore 7.00 mi alzo appena sento Donna entrare in cucina. Vado da lei e le do il mio biglietto d’ auguri e poi le spiego quello che era successo, che avevo un test ma non era pronta perché sapevo che non sarei dovuta andare a scuola e quindi le ho chiesto se potevo rimanere a casa o andare al golf-club con Laura. Lei mi ha detto che dovevo andare a scuola perché non voleva che restassi da sola a casa e che avrebbe scritto una lettera all’ insegnante. Io ho provato a dirle che per me sarebbe stato imbarazzante andare a scuola, ma alla fine mi sono dovuta arrendere.

Lì ho avuto il primo momento di crollo. Per la prima volta da quando sono qui, in camera mia senza che nessuno mi vedesse ho pianto. Quando io faccio le cose, le voglio fare bene e andare a scuola, consegnare la lettera e magari sentirmi dire: “eh, ma tu il test lo devi fare lo stesso!” non mi andava proprio. In dieci minuti mi sono vestita, non ho fatto colazione e non mi sono truccata. Poi ho anche perso il primo treno e ho dovuto aspettare il secondo facendo tutto di corsa. A scuola per fortuna tutto è andato bene e devo ringraziare le mie amiche e la mia insegnante di Society and Culture che ha detto che non c’era nessun problema, mentre le altre facevano il test io potevo leggere qualcosa. In Italia credo mi avrebbero uccisa e io aspettavo la stessa reazione (per questo avevo chiesto a Donna di poter rimanere a casa) , ma qui il rapporto tra studente- professore è molto più umano e amichevole. In tutto ciò durante l’ ora di Visual Art sono andata a vedere la mostra dove c ‘era anche la mia foto! Diciamo quindi che a scuola è andato tutto per il meglio e pensavo che la giornata alla fine avesse preso una buona piega, anche se era cominciata male. Purtroppo però non è stato così. Tornata a casa ho fatto la doccia e mi sono preparata dal momento che Laura mi aveva detto che quella sera saremmo andati a casa di una sorella di Donna (Sam) per festeggiare il compleanno della mia host-mum. Io mi sono preparata in tempo, abbiamo cantato tanti auguri a Donna che ha spento le candeline sulla sua prima torta (ne ha avute ben tre!) e io ho fatto qualche foto. Mi sembrava tutto normale ma ecco che la parte peggiore che mi ha ferita di più è arrivata in macchina. Donna stava parlando del più e del meno come sempre, quando comincia a chiedermi come era andata a scuola, come era stata l’ insegnate. Io le ho detto che era andato tutto ok, poi lei ha cominciato a fare un discorso dicendo che non era giusto che io dovessi fare gli esami e i test perché stavo lì da poco, che la lingua era diversa dalla mia, che a lei non importava della scuola.. Sembrava che stesse dalla mia parte ma poi è arrivata la batosta, dicendo che a lei non interessa la scuola, basta fare il proprio meglio, ma da più importanza al comportamento e che quella mattina non le ero piaciuta. Ha usato una parola che non scorderò mai e che ancora tutt’oggi (adesso è venerdì pomeriggio) ha continuato a girarmi per la testa, a ripetersi come un eco fastidioso: RUDE.

Ha detto che era il suo compleanno e che non le era piaciuto il mio comportamento

1)    Mi dispiace che il giorno del suo compleanno le ho chiesto di rimanere a casa, ma è successo quel giorno, poteva accadere il 5 aprile, il 7 luglio o chissà quando

2)   Questo non sarebbe successo se qualcuno si fosse degnato di dirmi quali erano i programmi della giornata e se Laura non mi avesse dato buca a mezzanotte del giorno prima. Da una settimana ogni giorno chiedevo a Laura: “quindi sei libera? Che facciamo?” e avevo sentito anche lei parlare con i suoi amici chiedendogli che posti farmi vedere.

3)   Mi poteva dire tutto, che sono pigra, che non parlo bene l’ inglese, che non studio abbastanza, ma dirmi che sono maleducata no. Se per lei sono maleducata perché le ho detto: “Please, can I stay at home today, please?” andiamo bene. Da quando sono qui ho mostrato una pazienza e un’ adattabilità che nemmeno sapevo di possedere. Non tutti avrebbero visto sei ore mezza di gare di tennis, al freddo e senza cibo. Io l’ ho fatto e non ho detto nulla. Non tutti avrebbero sorriso e detto “non importa” quando gli scombini i piani cinque minuti prima. Io so perfettamente che gli Australiani sono fatti così, sono venuta qui anche per imparare la loro cultura e lo accetto, ma vorrei solo che mi informassero di cosa devo fare, in fondo sono una persona non un animale. Esempio: da quando sono arrivata mi avevano detto che in week 6 (ovvero la prossima) sarei andata a vedere Stef giocare a tennis. A me andava benissimo, perché a parte il tennis, significava comunque viaggiare e vedere nuovi posti. Una settimana fa ogni componente della famiglia mi ha detto cose diverse: no tu non parti più, no non parte più nemmeno Stef, si Stef parte ma tu rimani qui, si partiamo tutti insieme per vedere Stef. Alla fine ho chiesto a Donna la conferma, chiedendo se era sicura, e lei mi ha risposto che anche io andavo. Io ero tutta felice, e quindi non ho pagato per una gita che si farà durante week 6. Risultato? Due giorni fa mi dicono che io non parto più e ormai è troppo tardi, non posso nemmeno pagare per la gita. Eppure anche qui sono stata zitta, ho detto che non c’ era problema. Ecco, dimmi tutto, che non so cucinare, che la mia pronuncia fa schifo ma non dirmi che sono rude, perché non lo sono mai stata e non lo voglio essere. In questo modo mi è andata di traverso tutta la cena di famiglia. Ho finto di essere felice, sorridendo a tutti per quattro ore ma in quel momento ero veramente ferita e l’ unica cosa che volevo fare era stare da sola nella mia camera. La cena era anche carina, c’erano altre due torte, ho conosciuto un altro cugino (che è il cugino di Ryan) e noi “giovani” siamo andati da Maccas (come poteva mancare?) per prendere un gelato. Appena tornati abbiamo mangiato la torta. Direi che la palestra è fondamentale, in un pomeriggio ho mangiato un muffin gigante per merenda (non sapevo che ci sarebbe stata la festa di compleanno), una fetta di torta a casa, poi la cena vera e propria, il gelato e un’ altra fetta di torta. Mi sento male, solo a scriverlo.

Questa giornata vorrei solo dimenticarla. Non ne ho parlato con nessuno perché qui sarebbe difficile farmi capire veramente, i miei sono in America e poi non voglio fargli pensare che io qui non stia più bene. Ora come ora non so come sarà il mio rapporto con Donna, io purtroppo ho un grande difetto, sono molto orgogliosa, e accusarmi di qualcosa che non ho fatto mi ha fatto star male. Ma ora basta, questo giorno è passato e ora non ci voglio più pensare!

 

Venerdì, ultimo giorno di scuola. La mattina avevo un po’ paura ad entrare in cucina perché non sapevo cosa avrebbe detto Donna, ho cercato di essere “carina e coccolosa” (stile pinguini di Madagascar) chiedendo come stava, se aveva dormito bene, lodando le capacità sportive di Stef. Ahaha per ringraziare non dico più “thank you” ma ora comincerò a dire sempre “thank you very much, it’ s amazing/fantastic/good!”. Voglio proprio vedere se mi dice che sono rude un’ altra volta. Già, è passato più di un giorno ma ancora continuo a pensarci. A scuola è andato tutto bene, ormai è diventato un piacere andarci. Durante Family and Community, abbiamo visto un film, in Visual Art siamo andati di nuovo alla mostra, ma l’ ora più bella è stata l’ ultima, ovvero Society and Community, dove siamo stati divisi in gruppi e dovevamo scegliere un paese, poi analizzare i diversi modi di comunicazione di quel paese e fra due settimane avremo una “conferenza” con tutti i paesi cercando di rappresentare al meglio il proprio paese senza sbagliare soprattutto la comunicazione non verbale (ci sono un sacco di gesti che facciamo che in un paese hanno un significato, in un altro paese ne hanno un altro). Il mio gruppo ha scelto….. l’ Italiaa!!!! Abbiamo trovato un sito che ti spiegava come fare tutti i gesti ed era bellissimo vedere loro farli senza sapere cosa significassero! Dopo scuola sono tornata a casa camminando, ho mangiato un po’ di torta che è avanzata e adesso sto scrivendo questo post. Domani non so cosa farò, non ho nulla in programma, mentre invece spero proprio di riuscire a vedere Martina domenica e magari anche lunedì o martedì!

Scusatemi se questo post è lungo o magari un po’ deprimente, ma questo fatto mi ha colpito molto perché ho sempre avuto un bellissimo rapporto con la madre. Inoltre non ne ho parlato con nessuno e il blog mi serviva proprio per sfogarmi!

Un po’ in ritardo, ma Buon Ferragosto!

Olivia

8 commenti:

  1. Ciaaao :)
    Ho trovato il tuo blog sul gruppo Facebook degli exchange students e ho deciso di commentare visto che anch'io sono stata in Australia per un semestre :)
    La mia famiglia era composta diversamente, i figli erano sempre 3, il bimbo a suo tempo di 2 anni e due ragazzine di 10 e 14. Essendo più piccole, la mia famiglia aveva orari e routine molto più fissi e regolari, ma anche per questo facevo molte molte molte meno cose rispetto a te, anzi mi sorprende che tu esca non solo il week end, ma a volte anche durante la settimana (beata te davvero! :D). Poi io vivevo in una zona più rurale (lo immagino, da noi c'era un centro commerciale grosso, ma lontano da casa mia :( ). Questo per dirti che tutte le famiglie sono diverse, per la mia non c'erano problemi se uscivo al week end, ma non avevo il permesso di uscire la sera gli altri giorni! :)
    Io se fossi in te, per quanto riguarda la madre, farei finta di nulla..io non penso che abbia cambiato opinione su di te! Spesso quando facevo qualcosa di "sbagliato" mi sentivo male quanto te, mi assillavano pensieri brutti di ogni tipo, ma sei una ragazza! Chissà quante volte le sue figlie hanno fatto lo stesso se non peggio!

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    1. Mi sa che ho scritto troppo perchè manca un pezzo!
      Comunque, se proprio vuoi essere sicura, parla con la madre: non devi chiedere per forza scusa, solo spiegarle il perchè della tua richiesta, spiegale che la scuola in Italia è diversa, che avevi paura di un brutto voto, sono sicura apprezzerà il gesto :)
      Forse in questo momento non ci credi, ma da quello che ho letto la tua sembra davvero una buona famiglia, ti lasciano libertà, le sorelle sono disponibili, sei in un'ottima zona..capitano gli screzi, ma vedrai che andrà meglio :) sono sicura! Potrei stare qui a raccontarti della mia prima famiglia e tutto, ma lasciò stare Haha :D
      In bocca al lupo e buona continuazione :)))
      xx

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    2. Grazie mille per il commento, quando ero in macchina glielo ho detto che in Italia gli insegnati avrebbero avuto una reazione diversa e spero che lei abbia capito! Comunque ora va tutto bene, sembra che non sia successo nulla, magari alla fine sono io che mi faccio mille film mentali mentre invece lei si è già scordata tutto!
      Vorrei tanto sapere della tua esperienza, hai un blog?:)

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    3. Sono contenta che vada meglio :D purtroppo anche questo fa parte dell'esperienza, ma è solo così che si cresce e si migliora come persone! :) purtroppo no, non ci avevo mai pensato e ho tenuto solo un diario cartaceo :( peró se vuoi possiamo aggiungerci su fb! Se vuoi ti aggiungo io, dovrei trovare il post dove hai messo il link del blog :D xx

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  2. Ciao Olivia :) ti ho appena scritto in un commnto al mio blog chiedendoti come va l'exchange, ma mi é venuto in mente che avrei semplicement potuto leggere il tuo (me n'ero dimenticata...), quindi eccomi qui, mi sono letta tutti i post da quando sei partita a adesso!
    Fino a due post fa non facevo che ripetermi: wow, Olivia é stata davvero fortunatissima *-* sono contenta che le vada tutto cosî bene!!
    Poi ho letto il post scorso e mi ê dispiaciuto leggere che stai male... Posso dirti una cosa? Fai del tuo meglio per passarci sopra, e dico FAI DEL TUO MEGLIO perché so per esperienza che non é così facile. Come sai dal mio blog, l'anno scorso io non ho MAI avuto di questi problemi e sono stata benissimo e cosí bello é stato anche quest'anno, ma anche a me ê successa una cosa simile questa volta... Non identica, non con le stesse parole o allo stesso modo, ma ci sono rimasta male. Non l'ho detto a nessuno, solo al mio diario perché non volevo rovinare niente, ma ci sono rimasta proprio male. Un giorno, per caso, ho letto una mail che Rebecca aveva inviato a una sua amica (che io conosco bene) che diceva che io mi ero organizzata delle cose senza preoccuparmi dei loro piani. Ecco, io non me l'aspettavp. Ê vero, avevp organizzato un bbq con le girls, ma non pensavo fosse un problema. Quando l'ho letto ero a casa da sola e per le due ore successive mi sono preoccupata di cosa fare/dire/come omportarmi quando fosse arrivata a casa... Ho deciso, come te, di far finta di nulla e per i giorni successivi ci continuavo a pensare e mi comportavo di conseguenza. Ma in realta era tuttonella mia mente!!! Rebecca nom aveva cambiato idea su di me e nei giormi dopo me ne somo pian piano accorta vedendo che continuava ad essere come sempre, fantastica r adorabile. Alla fine ci sono passata sopra, non ci ho piu pensato e ne sono contenta, perche é inutile! Il discorso é poi venuto fuori l'ultima notte, mentre parlavamo e mi ha detto che per un paio di giorni le ero sembrata strana e io le ho spiegato il perche: si é sorpresa perché per lei era stata una cosa da niente, iniziata e finita lí, passata subito. Ecco, scusa se ho scritto un poema, ma il concetto é che secondo me anche x la tua mum é cosi, non si é resa conto di averti ferita... Tu cerca di fare del tuo meglio per passarci sopra e vedrai che nessuno se me ricorderâ ;)
    In bocca al lupo and stay strong!!

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    1. Scusa, intendevo QUESTO post, non lo scorso!

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    2. Grazie mille per il commento, ho avuto questo momento un po' giù di morale, ma ora sto decisamente meglio! Probabilmente sono io che ci penso troppo, mentre invece lei non ci da troppo peso! Oggi le ho parlato tranquillamente, sembrava che non fosse successo nulla, meglio così:) Poi adesso sono tornate anche le altre due host-sisters quindi ci sono tante cose da fare e la casa è ancora più viva di prima! Grazie mille del commento, mi è servito tanto! Come dici te, ci passerò sopra! Per ora sono stata così fortunata e continuo ad adorare la famiglia comunque! Anzi, riflettendoci, spesso ho sentito Donna parlare bene di me alle sue amiche, sorelle..!
      Avrei delle domande da farti sulla scuola, attività.. posso aggiungerti su facebook?:)
      Grazie mille ancora

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    3. Certp, aggiungimi pure!!!! Non so se riesco ad rispoderti in questi giorni perche sto partendo per il Kenya e non so se in villaggio avremo la wifi! Ma appena mi connetto ti rispondo ;)

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