Day 8:
Domenica era
il giorno che tutti aspettavamo perché, secondo il programma, saremmo andati
alle terme!!! E credetemi, dopo le infinite ore di pullman della giornata prima,
ci voleva proprio;) Ci siamo svegliati alle 6 perché come al solito dovevamo
smontare le tende e tutto e siamo poi partiti per Mataranka dove c’erano le
terme. Le terme erano bellissime perché erano naturali infatti sul fondale c’era
sabbia e di fatto alla fine siamo stati in un’unica “piscina” che però era
formata da diverse parti tra cui una sorta di idromassaggio naturale, perché nell’altra
piscina c’era il rischio di trovare dei coccodrilli quindi non era sicura al
cento per cento. Io e Tomas siamo andati a vederla, era bellissima, sembrava di
immergersi in un lago vero però c’era troppa calma, avete mai presente quando
in un posto bellissimo avete la sensazione che c’è qualcosa di strano?? Ecco,
io avevo quel presentimento anche perché non c’era nessuno che faceva il bagno,
nemmeno gli aborigeni e se non lo fanno i locali ci sarà un motivo!! Alla fine
quindi siamo tornati nell’altra vista, più tardi mi hanno detto che un italiano
del nostro gruppo si è immerso (non vi preoccupate, è ancora vivo!) ma
sinceramente non mi andava affatto di rischiare così tanto. Poi l’altra piscina
era così bella! Sono stata tutto il tempo nella zona “idromassaggio” con Tomas
e un’altra ragazza italiana. Alle terme abbiamo rincontrato i ragazzi
australiani ubriachi della sera prima, con grande gioia di Claudia che si è
nascosta per tutto il tempo ahahah!Verso mezzogiorno siamo usciti dall’acqua
per pranzare, con l’idea che poi saremmo tornati per fare un ultimo tuffo,
invece ci hanno detto che i piani sono cambiati e quindi andavamo direttamente
al campeggio di Katherine dove c’era una bella piscina (era una giornata molto
calda!!). Il camping era carino, c’erano i wallabies che giravano a due metri
dalla tenda come se nulla fosse!! (ci avevano anche detto di stare attenti ai
serpenti perché più ci avvicinavamo al parco nazionale, più era possibile
incontrare qualcuno 0.0 grazie al cielo non ne abbiamo mai visto nessuno vivo,
solo una volta abbiamo trovato la pelle di un serpente mentre camminavamo!). La
piscina si era carina, ma c’era troppa gente, allora insieme a Tomas, Rita,
Claudia e Maria Vittoria siamo andati a
fare una lavatrice tutti insieme. Ecco, io sono totalmente incapace in queste
cose, vi dico solo che ci siamo affidati a Tomas che sosteneva che dovevamo
fare il lavaggio a freddo (??) per tutti i vestiti. Mettiamo tutto dentro e
dopo 10 minuti torniamo a controllare: avevamo dimenticato di premere “Play”,
vai così.. Alla fine dopo circa un’ora, la lavatrice era pronta ma quando
abbiamo aperto ci siamo accorti di aver messo il sapone per lavare nel posto
sbagliato quindi di fatto avevamo solo sciacquato tutto ahahah! A quel punto
siamo andati direttamente a cena, pur essendo le 7 faceva ancora caldissimo
tanto che non sono riuscita a finire la pasta (che era pure buona, dai!) perchè
era veramente troppo pesante con quel caldo! Durante la cena siamo stati
informati che ci sarebbe stata una sorta di “party” con un gruppo australiano
che avevamo già incontrato ad Alice Springs. Ahahah la festa è stata un totale
fallimento, diciamo che gli australiani non sono molto bravi a ballare e quando
lo fanno, well, it’s so weird!! Tra tutti si salvava solo un ragazzo cinese che
era bravissimo nella breakdance. Non è durata nemmeno tanto perché gli
australiani avevano il coprifuoco alle 9.30, -.- stiamo scherzando?!? Vabbe
alla fine noi italiani ci siamo ritrovati ad un tavolo e c’era anche Cinzia, la
ragazza dello staff italiana, alla quale abbiamo cominciato a raccontare tutti
gli aneddoti divertenti e i gossip del campo. Alla fine io e Tomas ci siamo
allontanati dagli altri e ho passato una serata bellissima con lui, come al
solito le stelle erano meravigliose e quello è stato uno dei momenti più belli
che ricorderò per sempre! E poi, se non l’aveste capito, io e Tomas stiamo
insieme adesso (oddio, mi fa così strano a scriverlo!) eppure e così e sono la
persona più felice al mondo!! J sono tornata in tenda verso le 2 ma
non ho dormito bene perché faceva caldissimo anche di notte!
Le terme *.*
Day 9:
Lunedì
mattina smontiamo tutto e io giravo per il campo felicissima, mai quanto i miei
amici che come al solito si sono fatti riconoscere cominciando a fare cori e
gridare!! Però li devo ringraziare tanto, continuavano a ripetere che erano
contentissimi per me e poi mi sono stati vicino in aeroporto (questa storia la
racconto più avanti!). Prima di lasciare il campo, siamo andati a fare un giro
in barca nel Katherine River Gorge, dei paesaggi mozzafiato! All’inizio stavamo
tutti in una barca poi siamo scesi e ci siamo divisi tra due barche. Ahaha ad
un certo punto la nostra si è incagliata in un tratto dove il fondale era basso
e il pilota continuava a dire: “ok, tutti quelli a destra vadano a sinistra,
poi quattro da sinistra passino a destra, adesso tornate tutti ai vostri
posti..” della serie “il ritorno del titanic”. Alla fine però ci siamo liberati
e abbiamo continuato il giro. Ci avevano detto che non potevamo fare il bagno perché
c’erano i coccodrilli (infatti ne abbiamo visto uno piccolo) però la guida ci
ha spiegato che erano coccodrilli innocui e infatti c’erano molti turisti che
tranquillamente facevano il bagno e si tuffavano dalle rocce. Noi però non avevamo
il costume quindi nulla L Siamo tornati al campo dove abbiamo pranzato
velocemente con un panino e poi siamo partiti per Kakadu National Park, dove
avremmo anche dormito per due notti. Anche in questo caso il viaggio è stato
lungo, circa quattro ore, però è passato in fretta sempre parlando, ascoltando
musica con Tomas e dormendo. Verso sera siamo arrivati a Kakadu e per prima
cosa abbiamo montato le tende. Non so come sono stata velocissima a montarla ma
non trovavo il mio sacco a pelo!!! Non era insieme agli altri però per fortuna
non ero la sola a non trovarlo, insieme a me c’era anche un’altra ragazza. Mi
stavo un po’ incavolando, non tanto perché non avrei saputo come dormire, tanto
faceva caldissimo, ma perché quel sacco a pelo non era mio ma della mia
famiglia ospitante!! Alla fine li hanno trovati incastrati sotto a delle sedie
in pullman, per fortuna J Prima di cena, siamo corsi in piscina (credo la più
bella di tutti i camping) dove grazie a Dug abbiamo pure capito come accendere
l’idromassaggio! La piscina assomigliava a quelle che ci sono di solito negli
acqua-park, ovvero non è subito profonda
ma mano a mano che entri il livello si alza! Poi, siccome qui il sole scotta
tanto, c’erano dei teli che coprivano parzialmente la piscina quindi si stava
benissimo! Giordana è riuscita a fare colpo su un bambino di 10 anni che alla
fine è andato da lei e gli ha lasciato il numero ahahahah non smettavamo di
ridere!! Abbiamo cenato tutti insieme come al solito. Apro una parentesi, se c’è
una cosa che ho davvero apprezzato di questo tour è stata il fatto di fare
colazione, pranzo e cena tutti insieme, seduti ad un tavolo. Sembra una cosa
scontata, ma per me non lo è! Io colazione la faccio in fretta mentre Donna
prepara il pranzo e sono l’unica che si siede al tavolo, il pranzo lo facciamo
a scuola e la cena alcune volte stiamo tutti insieme, altre volte invece siamo
solo due e tre e dopo dieci minuti abbiamo già finito. Anche perché se c’è una
cosa che mi mancava della cena era il fatto di avere un primo, un secondo..
mentre invece, sebbene sono fortunatissima perché Donna è bravissima a
cucinare, di solito mangiamo solo una grande porzione di un piatto e basta. Ma
non ero l’unica, anche molti altri ragazzi mi hanno detto che funziona così,
anzi alcuni di loro nemmeno mangiano insieme ma ad orari diversi oppure in
salone. Quindi stare tutti insieme, scherzare, fare la corsa per avere il bis,
ecco sono cose che mi mancavano!! Comunque dopo cena siamo tornati in piscina e
dopo un po’ gli altri sono andati via e sono rimasta solo io con Tomas fino a
quando ci hanno gentilmente detto che la piscina stava chiudendo ahahahah. Dopo
aver fatto la doccia abbiamo raggiunto gli altri, ma non siamo stati insieme
per molto perché la cuoca e l’autista rompevano un sacco sul fatto che non
rispettavamo mai il coprifuoco e che stavamo dentro ad un parco nazionale e
quindi era ancora più irrispettoso se andavamo in giro dopo l’orario stabilito.
Durante la crociera sul fiume!
Tutto il gruppo prima di salire in barca!
Day 10:
Ci siamo
svegliati tardi, vabbe alle 7, perché tanto non dovevamo cambiare camping e ci
siamo preparati per andare a camminare. La mattina infatti era prevista una
passeggiata nel Kakadu National Park ma abbiamo dovuto fare una deviazione perché
due tedesche sono andate dal medico. Queste due tedesche si sono finte malate
per la maggior parte del tempo, un po’ male lo erano per davvero ma le avevano
già portate dal medico e non prendevano sempre le medicine che gli aveva dato e
poi ogni giorno stavamo sempre in piscina, quindi c’è stata una sfuriata di
Ian, il capo più capo fra tutti, verso loro due e l’aria era un po’ tesa. Ah,
in tutto ciò ho scoperto che Ian è il marito della mia coordinatrice locale e
quindi mi avrebbe riaccompagnato lui a casa alla fine del tour. Nulla contro
Ian però dopo quello che aveva fatto con Nenne e altri episodi, diciamo che
cercavamo di stare alla larga da lui. Anche perché gli italiani erano i primi
ad essere sospettati per qualunque cosa, guarda un po’ ahahahahah. Comunque
alla fine abbiamo fatto questa passeggiata arrivando ad Nourlangie Rock dove
abbiamo visto alcuni dei dipinti aborigeni più antichi del Northern Territory.
Per pranzo abbiamo mangiato un wrap (ahaha la cuoca aveva una grande fantasia
per i pranzi negli ultimi giorni, più o meno ci ha sempre dato panini in tutte
le forme!). Dovevamo partire alle 2 ma alla fine abbiamo posticipato alle 3, perché
faceva veramente caldo (siamo arrivati ai 41 gradi!) e quindi ci hanno dato la
possibilità di rinfrescarci in piscina. Dopo il bagno siamo ripartiti per fare
finalmente non una passeggiata, ma una vera e propria camminata ad Ubirr Rock!
Non era tanto lunga ma bisognava arrampicarsi un minimo e con il caldo che
faceva non era semplice! Alla fine siamo stati ripagati dalla meravigliosa
vista che c’era e siamo stati lì circa 40 minuti solo per fare foto! Tornati
abbiamo cenato e poi siamo andati in piscina dove abbiamo incontrato una classe
di australiani e quindi siamo stati con loro a parlare per un po’ fino a quando
sono dovuti andare via. Come al solito, ho passato una bellissima serata con
quelli del nostro gruppo!:)
Uno dei dipinti aborigeni
Prima di cominciare la scalata il paesaggio era già mozzafiato!
In cima!!
Day 11:
Ci siamo
svegliati alle 6 perché abbiamo dovuto lasciare il camping, infatti siamo
partiti per Darwin (tappa finale del nostro viaggio!). Durante la mattina
abbiamo fatto una crociera per vedere i coccodrilli, ce n’erano molti che
venivano attirati da una ragazza con una sorta di canna da pesca con attaccato
un pezzo di carne. Alcuni erano veramente grandi, soprattutto quando saltavano
per afferrare la carne! Dopo questa gita, abbiamo pranzato direttamente lì sul
posto in una sorta di bar dove c’erano affissi tantissimi articoli riguardo a
coccodrilli che avevano attaccato persone, famiglie.. (effettivamente non erano
molto rassicurantixD) e c’era anche un serpente che volendo si poteva toccare,
ormai io e i serpenti siamo grandi amici ;)Abbiamo viaggiato per circa 2 ore
per andare a vedere delle cascate: ci aspettavamo delle cascate meravigliose
mentre invece alla fine non erano così grandi, ma il paesaggio era comunque
meraviglioso! Anche lì ho fatto tremila foto con tutti quanti e anche Tomas e
poi, siccome faceva caldissimo, siamo corsi in pullman (devo ringraziare colui
che ha inventato l’aria condizionata!) e abbiamo pregato l’autista di fermarsi
in un autogrill per prendere un gelato, e credetemi, con quella temperatura ci
stava tutto! (diciamo che io ho speso i miei soldi in gelati e cibo durante
questo tour.. ahahahah). Alla fine verso le 7 siamo arrivati a Darwin: per la
prima volta non avremmo dovuto dormire in tenda ma avevamo delle stanze-bungalow,
il che significa un LETTO!!!! Prima di darci le stanze, abbiamo cenato sempre
in fretta e furia nel parcheggio del camping (ormai siamo pronti a tutto) e poi
ci siamo divisi per le camere. Io stavo con Rita, Claudia e Maria Vittoria e
siccome le borse pesavano tantissimo, non so come ad un certo punto vedo
Claudia e Maria Vittoria sopra una di quelle macchinette da golf che giravano
cercando la stanza, il tipo che guidava è stato gentilissimo, l’ho fermato e
sono salita anche io!! La stanza era molto carina, avevamo due stanze, una con
un letto matrimoniale dove ho dormito io con Maria Vittoria e l’altra con un
letto a castello, poi c’era il bagno e una sorta di salone con la cucina e
anche il frigorifero dove abbiamo subito messo l’acqua: finalmente dopo due
settimane ho bevuto dell’acqua fresca! Dopo esserci preparate siamo andati in
piscina dove abbiamo trovato i crucchi ballare e cantare, naturalmente tra di
loro ma era la prima volta che li vedevo divertirsi! Anche questa piscina era
bellissima ed è stato fantastico quando alcuni di noi che non volevano
inizialmente fare il bagno, alla fine si sono buttati tutti vestiti ahahah!
Dopo un po’,siamo tornati nelle stanze, abbiamo fatto la doccia e mentre ci
preparavamo abbiamo visto “Harry Potter and the Deathly Hallows Part 2”. In
tutto ciò Tomas mi aveva scritto di andare da loro in stanza dove stavano
tutti, quindi una volta finito il film siamo andate lì per stare insieme per l’ultima
sera L.
Coccodrillo giusto un attimo affamato!
Non si vede bene, ma sono delle cascate!
Day 12:
Ci siamo
svegliati verso le 7 e questa volta abbiamo dovuto far entrare dentro al
borsone tutte le cose perché quella sera ognuno di noi sarebbe tornato a
casa!:( La mattina siamo andati a vedere il Darwin Museum, che pur avendo molte
sale, l’ho trovato un po’ dispersivo perché non aveva un filo logico ma
trattava di cose completamente diverse tra di loro! Allora dopo aver fatto un
giro insieme a Tomas, abbiamo deciso di uscire e siamo andati nella spiaggia
che stava direttamente di fronte al museo e che meritava veramente tanto! Prima
di andare via, sono tornata un attimo nello shop del museo dove ho comprato delle
saponette fatte lì a Darwin di diversi flavors (scusate non mi viene la parola
in italiano) perché so che a loro piacciono queste cose come i profumi.. e ne
ho prese una alla vanglia, una al cocco, una alle rose e una alla cannella,
quindi una per ogni sorella e una per Donna (hmother). Per pranzo ci hanno
lasciato del tempo libero nella città, dove abbiamo pranzato insieme, io ho
preso sushi e poi il mio immancabile McFlurry (alla fine molti altri vedendo me
lo hanno poi preso!) e c’è stato un momento di panico quando Luca, che è
allergico al pesce, alle uova, al latte e forse a qualcos’altro, ha mangiato un
pezzettino di sushi con il pollo, per fortuna non è successo nulla, però noi eravamo
spaventatissimi mentre invece lui era calmo! Dopo pranzo abbiamo fatto un po’ di
shopping, io mi sono contenuta, ho preso solo dei pantaloncini, uguali a quelli
che avevo comprato per questo viaggio ma di un diverso colore e poi in un
negozio di souvenir ho preso due presine a forma di coccodrillo ahahah che sono
i regali per i miei nonni. Verso le 3 siamo tornati al pullman per andare ad un
acqua-park, noi pensavamo che fosse una sorta di piscina con gli scivoli e
tutto invece si trattava di una vasca enorme dove attivavano le onde, e se eri
abbastanza veloce da prenderne uno, potevi andare con le tavole o le ciambelle!
Volendo, oltre a quella piscina, c’era anche una sorta di spiaggia con il mare
vero e proprio dove io sono andata con Tomas: non era delle più belle però
posso dire di aver così fatto il mio primo bagno in Australia a Darwin!! Verso
le 5.30 siamo usciti dalla piscina per andare a fare le docce e cambiarci e
alla fine siamo saliti in pullman perché l’autista ci voleva portare all’East
Point Reserve per vedere il tramonto. Arriviamo, metto un piede per terra e
sento delle gocce: in cinque minuti si è messo a DILUVIARE con tanto di tuoni e
fulmini! Ecco, il clima di Darwin non mi piace per niente, mi ha ricordato un
sacco quello di Miami, se guardi da una parte c’è un sole che spacca le rocce,
poi ti giri dall’altra e vedi delle nuvole enormi! Sarebbe impossibile vivere
così tutto l’anno e infatti capisco come mai in una città così importante come
Darwin vivano solo 100.000 persone (che per l’Australia sono pochissime!).
Comunque alla fine si è fatta l’ora di cena (e le ore che ci separavano dal
salutare tutti si potevano contare su una mano). Per cena ci hanno portato in
un ristorante normale ma nulla di che, ma la parte più bella è stata il
dopo-cena quando ci hanno detto che potevamo fare una sorta di festa! Siccome c’era
un’ enorme televisore, abbiamo impostato il canale MTV con tutta la musica (non
avevamo le casse per mettere la nostra!) ed è stato divertente vedere come
tutti ballavano quando c’erano canzoni conosciute (italiani in prima fila,
ovvio!). Faceva anche abbastanza freddo perché aveva piovuto, per fortuna Tomas
aveva comprato un maglione durante il momento di shopping e quindi mi aveva
dato il suo! Alla fine verso le 11 siamo dovuti andare via e già lì sono
cominciate le prime lacrime. In pullman per l’ultima volta abbiamo messo la
canzone che più rappresenta questo viaggio ovvero “Gente che spera”, canzone
che non conoscevo ma che adesso amo perché mi fa pensare a tutto quello che ho
vissuto in questo viaggio! In aeroporto abbiamo subito fatto il check-in, noi
che andavamo a Sydney non abbiamo trovato nessuna fila e poi, mentre gli altri
sono andati in un bar, io e Tomas ci siamo letteralmente buttati per terra per
caricare i telefoni e passare gli ultimi momenti insieme. Per prima partivano
quelli che andavano a Brisbane, poi Sydney e infine Melbourne. I primi avevano
l’imbarco verso l’una e in quel momento non ce l’ho più fatta e sono veramente
scoppiata a piangere di fronte a tutti: vi giuro, non mi era mai capitato di
legarmi così tanto a delle persone in così poco tempo. Probabilmente è perché con
loro mi sono sentita realmente a casa, è difficile da spiegare ma per quanto
ami la mia host-family non riesco ancora a sentirmi a casa. Con loro ho
ritrovato quello che avevo lasciato, la cultura italiana, l’umorismo italiano,
l’affetto italiano. Lasciare tutto di nuovo, bhe è stato difficile. Grazie al
cielo a fare il viaggio con me verso Sydney c’erano Maddalena, Maria Vittoria,
Giordana e Margherita. Circa venti minuti dopo aver salutato Tomas, Rita, Luca,
Carlo (in bocca al lupo per la nuova host-family!!), Claudia, ci siamo
imbarcati noi e quindi abbiamo dovuto salutare Nenne e Maria Vittoria che
invece andavano a Melbourne. In aereo ho dormito circa tre ore e ho mangiato la
colazione che ci avevano dato, ovvero yogurt, cereali e succo. Una volta
arrivata, ho dovuto salutare tutti L e insieme ad Ian siamo usciti dall’aeroporto
per aspettare Laura, la mia coordinatrice e moglie di Ian, che ci sarebbe
venuta a prendere
Darwin!
La piscina con le onde!
Questo è
stato il mio viaggio, uno dei viaggi più belli, emozionanti, meravigliosi,
interessanti e potrei andare avanti così all’infinito, per via dei posti che ho
visto ma soprattutto per le persone che ho incontrato, alcune delle quali sono diventate
molto speciali per me, ma devo ringraziare tutti perché mi sono sentita a casa,
e credetemi, ne avevo veramente bisogno!
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